Apr
06
2011

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Il pistillone del bunga bangkai


Vi ricordo che si avvicina il CARNEVALE DELLA BIODIVERSITA’ – III EDIZIONE. Infatti, dopo il grande e modestamente inatteso successo della seconda edizione del Carnevale della Biodiversità la macchina si rimette in moto per avviarci tutti verso la terza edizione che ci auguriamo sarà ancora più interessante e più ricca di post, grazie al contributo di molti bloggers tutti. L’ospite di turno del carnevale questa volta è il padre dell’idea di questa iniziativa, Livio Leoni sul suo blog Mahenghechromis. La data di pubblicazione sarà il 12 Aprile e l’argomento su cui graviteranno i post è particolarmente curioso e siamo sicuri che solleticherà la vostra curiosità e fantasia: “Le dimensioni contano”.


Fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/File:Titan-arum1web.jpg

Nel frattempo, sempre a proposito di grandezza, vi scrivo solo poche righe su una pianta chiamata aro titano o aro gigante (Amorphophallus titanum Becc., 1879). E’ una specie appartenente alla famiglia delle Araceae, endemica dell’isola di Sumatra. Possiede un’infiorescenza a spadice che, con i suoi 3 metri di lunghezza massima e i 100 kg di peso medio, è la più grande del mondo vegetale (il fiore singolo più grande appartiene invece alla Rafflesia arnoldii!). Fu ribattezzato dai pudici naturalisti inglesi Titan arum, ma in lingua locale è chiamato bunga bangkai (no comment, please!).

Fonte: http://www.slippertalk.com/forum/showthread.php?t=909

Il suo nome in latino significa “pene gigantesco senza forma”. Ad un primo sguardo il fiore sembra un “pistillone” gigantesco, che in realtà è tutta l’infiorescenza, costituita da molti fiori. La pianta è inoltre monoecia, cioè i fiori maschili e femminili crescono sulla stessa pianta (e infiorescenza) ma sono distinti, e si aprono a distanza di qualche giorno l’uno dall’altro per evitare l’auto-impollinazione. L’infiorescenza a spadice è inoltre circondata da una spata (pseudo-petalo) esterna molto colorata

Giusto per concludere in bellezza, emana una puzza di materia organica in putrefazione, utile ai fiori femminili ad attrarre i coleotteri della famiglia Silphidae (ma anche alcune specie di mosche), che hanno la caratteristica di essere attratti da corpi in decomposizione per la deposizione di uova. Questi coleotteri permettono l’impollinazione; e così dall’infiorescenza, dopo l’impollinazione, abbiamo l’infruttescenza (che vedete qui sotto) e i fiori femmina sviluppano baccone rosse che possono contenere uno (raramente 2 o 3) semi.

Fonte: http://www.flickr.com/photos/kelpman/2395027775/

In natura, l’A. titanum si trova solo nelle foreste tropicali dell’isola di Sumatra, in Indonesia. Nel Giardino Botanico dell’Università di Bonn sono riusciti a coltivare nel 2005 il fiore più grande in assoluto: 2,74 metri! In Italia lo si può ammirare presso il Giardino dei semplici di Firenze che è stato teatro di una spettacolare fioritura nell’agosto 2007.

In questo video, un indonesiano comune scrive poeticamente: “Abbiamo trovato questa pianta sul retro della nostra casa e puzza come un topo morto”.


In quest’altro, il mitico David Attenborough della BBC lo descrive nel suo stile.




Grazie a loro, ho scritto:

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Amorphophallus_titanum

The Genus Amorphophallus (Titan Arums). Disponibile su: http://www.rareplants.de/shop/uploads/files_versions/The_Genus_Amorphophallus.pdf

Il fiore più grande del mondo. Disponibile su: http://bonobokanzi.wordpress.com/2010/11/27/il-fior-piu-grande-del-mondo/

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