Ago
31
2023

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Intelligenti pauca

Come “arrangiarsi” per conservare frutta e verdura se non si ha il privilegio di vivere in un Paese economicamente avvantaggiato? È quello che si sono chiesti i ricercatori dell’Horticulture Innovation Lab dell’Università di Davis, CA, USA, che ho avuto il piacere di incontrare il mese scorso. Ma quali sono le principali tecniche di conservazione e come è possibile metterle in atto in condizioni difficili?

Il raffreddamento è essenziale per conservare i prodotti freschi. Molti paesi in via di sviluppo si trovano ai tropici o nelle loro vicinanze, dove il clima è caldo e umido. Là, le celle refrigeranti, così come i frigoriferi, sono praticamente inesistenti. I piccoli agricoltori perdono in genere più della metà del loro raccolto perché non riescono a mantenere al fresco frutta e verdura. Per affrontare questa sfida, l’Horticulture Innovation Lab adatta e promuove innovazioni di raffreddamento a basso costo, come la cella frigorifera isolata nella foto qui in basso, per ridurre le perdite post-raccolta e prolungare la durata di conservazione. Il raffreddamento consente agli agricoltori di avere un maggiore controllo su quando vendere la loro frutta e verdura ai mercati locali.

 

Una cella frigorifera in Uganda è stata costruita per aiutare gli agricoltori a mantenere i loro prodotti freddi e freschi per un periodo di tempo più lungo.

 

“Zero Net Energy” (o ZNE) è un termine che si riferisce a sistemi che producono la stessa quantità di energia che consumano su base annua, rendendoli energeticamente autosufficienti. Questi edifici spesso utilizzano tecnologie avanzate di efficienza energetica e fonti rinnovabili per raggiungere questo obiettivo. La refrigerazione a basse emissioni di carbonio può riguardare l’uso di sistemi di raffreddamento che sono alimentati da energie rinnovabili o tecnologie che riducono significativamente l’impatto ambientale rispetto ai sistemi di raffreddamento convenzionali. Questi sistemi possono includere l’uso di tecnologie di assorbimento o adsorbimento, raffreddamento evaporativo o altre soluzioni innovative.

La Zero Energy Cool Chamber (ZECC) è costruita per generare freddo in climi secchi e in posti senza elettricità. La camera è costituita da una doppia parete di mattoni porosi riempita con sabbia e mantenuta continuamente umida. Sembra una struttura semplice, ma è efficace: intere cassette di prodotti possono essere conservati in questa camera fresca. Come per la sudorazione, la ZECC si basa sul raffreddamento evaporativo dovuto all’aria che passa su una superficie umida. La ZACC è stata testata a vari livelli di temperatura e umidità in Ghana, Tanzania, Honduras, Guatemala e Thailandia. Se siete interessati a costruirne una nella vostra campagna, qui trovate il manuale.

 

Una Zero Energy Cool Chamber (ZECC).

 

La camera del freddo che usa carbone permette agli agricoltori che vivono in climi caldi e secchi di conservare frutta e verdura al freddo umido. Le pareti sono rivestite di carbone e poi bagnate con acqua usando acqua di pozzo o irrigazione a goccia. L’interno della camera perde calore usando l’acqua nei pori del carbone per raffreddamento evaporativo. Gli agricoltori in Ruanda, Guinea e Honduras usano la versione più grande di questa camera per conservare verdura e frutta prima di venderla al mercato.

 

Una camera del freddo a carbone.

 

L’utilizzo dei pannelli solari per raffreddare il cibo è un’applicazione interessante che può essere realizzata attraverso l’uso di sistemi di refrigerazione alimentati dall’energia solare. Si inizia con l’installazione di pannelli solari fotovoltaici per catturare l’energia solare. Questi pannelli trasformano la luce solare in energia elettrica. L’energia elettrica prodotta dai pannelli solari viene solitamente immagazzinata in batterie o in un sistema di accumulo energetico. Questo passaggio è fondamentale perché consente di avere energia disponibile anche quando il sole non è presente, ad esempio durante la notte o in giornate nuvolose. Una volta accumulata l’energia solare, viene utilizzata per alimentare un sistema di refrigerazione. Ci sono diversi tipi di sistemi di refrigerazione solare disponibili, qui sotto elencati.

  • Frigoriferi o congelatori solari: Questi sono dispositivi simili ai frigoriferi e ai congelatori tradizionali, ma sono progettati per funzionare con l’energia solare. L’energia elettrica prodotta dai pannelli solari alimenta il compressore o il sistema di assorbimento necessario per mantenere il cibo fresco o congelato.
  • Frigoriferi ad assorbimento: Questi frigoriferi utilizzano il calore per generare un ciclo di refrigerazione. L’energia termica può essere prodotta dai pannelli solari termici o da altre fonti di calore rinnovabile.
  • Cellule Peltier: Queste sono piccole unità di raffreddamento elettrico che possono essere alimentate direttamente dall’energia solare. Sono spesso utilizzate in piccoli dispositivi di raffreddamento portatili.

L’uso di pannelli solari per alimentare sistemi di refrigerazione può essere particolarmente utile in aree dove l’accesso all’energia elettrica tradizionale è limitato o inaffidabile. Inoltre, può contribuire a ridurre i costi operativi a lungo termine e l’impatto ambientale rispetto ai sistemi di refrigerazione alimentati da generatori diesel o altre fonti non rinnovabili.

Il “CoolBot” è un dispositivo progettato per trasformare una normale unità a parete o finestra di aria condizionata in un sistema di raffreddamento a basso costo per ambienti come cantine, magazzini, o luoghi di stoccaggio di prodotti agricoli. I CoolBot sono dispositivi progettati per modificare il comportamento delle unità di aria condizionata commerciali o residenziali in modo che possano raffreddare a temperature più basse di quelle normalmente consentite dai termostati incorporati in queste unità. In sostanza, un CoolBot funziona manipolando il comportamento di un’unità di aria condizionata esistente in modo che possa raffreddare a temperature molto basse, offrendo un’alternativa economica per il raffreddamento di ambienti in cui è necessario mantenere temperature controllate a lungo termine. Ecco, punto per punto, come si può utilizzare un CoolBot per raffreddare a basso costo.

  • Il primo passo è acquistare un CoolBot, che è un dispositivo compatibile con alcune unità di aria condizionata. Assicurarsi di acquistare il modello giusto di CoolBot per il tipo di unità di aria condizionata che intendi utilizzare.
  • Collegare il CoolBot all’unità di aria condizionata seguendo le istruzioni fornite con il dispositivo. Il CoolBot funzionerà come un termostato che controlla l’unità di aria condizionata in modo da raggiungere temperature più basse di quelle normalmente consentite dalle unità domestiche.
  • Configurare le impostazioni del CoolBot per raggiungere la temperatura desiderata nel proprio ambiente di stoccaggio. Il CoolBot permette di impostare temperature più basse rispetto alle impostazioni standard delle unità di aria condizionata.

Il vantaggio principale del CoolBot è la capacità di utilizzare un’unità di aria condizionata convenzionale per raffreddare a temperature molto basse, il che è particolarmente utile per la conservazione di prodotti alimentari o altre merci sensibili alla temperatura. Tuttavia, è importante notare che il CoolBot potrebbe non essere adatto a tutti gli ambienti o tipi di unità di aria condizionata, quindi è consigliabile fare riferimento alle specifiche del produttore e valutare attentamente se questa soluzione sia appropriata per le tue esigenze di raffreddamento.

 

Un CoolBot alimentato ad energia solare.

 

L’irrigazione può essere gestita per gravità usando taniche sopraelevate. Le taniche rialzate o serbatoi rialzati sono spesso utilizzati per l’irrigazione in agricoltura e giardinaggio per diversi motivi, qui sotto elencati.

 

  • Le taniche rialzate sfruttano la forza di gravità per alimentare l’irrigazione. Posizionando il serbatoio ad un livello superiore rispetto all’area da irrigare, l’acqua scorre naturalmente verso il basso attraverso tubi o canalizzazioni, senza la necessità di pompe o di un consumo elettrico aggiuntivo. Questo approccio è economico ed efficiente dal punto di vista energetico.
  • Utilizzando un serbatoio rialzato, è possibile mantenere una pressione costante nell’impianto di irrigazione, il che è importante per garantire una distribuzione uniforme dell’acqua sui campi o nei giardini. La pressione costante aiuta a evitare problemi come la mancanza di irrigazione in alcune aree o eccessi in altre.
  • Poiché non è necessario utilizzare pompe per spingere l’acqua attraverso l’impianto di irrigazione, si risparmia energia elettrica e si riducono i costi operativi.
  • Gli impianti di irrigazione basati su serbatoi rialzati tendono a richiedere meno manutenzione rispetto a quelli che utilizzano pompe o altre apparecchiature complesse. Ciò può tradursi in un minor costo operativo a lungo termine.
  • Con un serbatoio rialzato, è possibile regolare facilmente il flusso dell’acqua semplicemente cambiando l’altezza del serbatoio o regolando le valvole di controllo. Questo offre maggiore flessibilità nell’adattare il sistema di irrigazione alle esigenze specifiche delle colture o del terreno.

In sintesi, l’uso di taniche rialzate per l’irrigazione è una soluzione pratica ed efficiente che sfrutta la forza di gravità per distribuire l’acqua in modo uniforme, riducendo al contempo i costi operativi e il consumo di energia.

L’essiccazione è il metodo più antico per conservare alimenti e semi. La disidratazione rapida degli alimenti dopo la loro raccolta offre molti vantaggi, tra cui ridurre gli sprechi alimentari prevenendo il deterioramento, prolungare la durata di conservazione a lungo termine, aumentare la disponibilità di frutta e verdura durante tutto l’anno, aggiungere valore ai raccolti in eccedenza in modo che gli agricoltori possano venderli quando i prezzi sono più alti. Ci sono essiccatori solari, come quello che vedete nella foto qui in basso, e altri strumenti che aiutano i piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo a conservare i loro raccolti per consumarli o venderli in seguito.

 

Essiccatore solare.

 

L’essiccatore solare a canna fumaria è un’opzione di lavorazione su piccola scala ed economicamente vantaggiosa per i piccoli agricoltori, che utilizza materiali poco costosi e facilmente reperibili per disidratare frutta e verdura. È facilmente modificabile per adattarsi alle esigenze specifiche di prodotti e climi diversi e può fornire i benefici dell’essiccazione solare anche in condizioni di foschia o parziale nuvolosità. Le canne fumarie possono accelerare il processo di essiccazione al sole in alcune circostanze specifiche, ma non sempre sono il fattore principale che contribuisce a questa accelerazione. Ecco le cause per cui le canne fumarie possono influire positivamente sull’essiccazione.

  • Le canne fumarie creano una sorta di camino verticale attraverso il quale l’aria calda e umida ascende naturalmente. Questo movimento dell’aria contribuisce a una migliore ventilazione dell’area circostante, il che può accelerare l’essiccazione. L’aria fresca che entra dal basso sostituisce l’aria umida vicino al materiale da essiccare, consentendo all’umidità di evaporare più rapidamente.
  • Le canne fumarie possono contribuire a rimuovere l’umidità dall’ambiente circostante. Quando il fumo si solleva dalla canna fumaria, può portare via con sé parte dell’umidità presente nell’aria, creando così un ambiente più secco che favorisce l’essiccazione.
  • Le canne fumarie possono fornire una sorta di “tetto” naturale che protegge il materiale in essiccazione dai danni causati dalla pioggia o dall’umidità ambientale. Questa protezione può essere particolarmente importante in zone con condizioni climatiche imprevedibili.

Tuttavia, è importante notare che l’efficacia delle canne fumarie nell’accelerare l’essiccazione dipende da vari fattori, tra cui il clima locale, la quantità di umidità presente nell’aria, la dimensione e la disposizione delle canne fumarie e il tipo di materiale che si sta cercando di essiccare. In alcuni casi, l’effetto delle canne fumarie potrebbe essere trascurabile, mentre in altri può essere significativo. Va inoltre sottolineato che l’essiccazione al sole è un processo che richiede tempo e che la presenza di canne fumarie può aiutare a ottimizzare le condizioni di essiccazione, ma non garantirà necessariamente un’essiccazione istantanea. La velocità dell’essiccazione dipenderà comunque dalla natura del materiale e dalle condizioni ambientali.

 

Essiccatore solare a canna fumaria (smontato).

 

In molte parti dell’Africa, tra cui Kenya, Tanzania, Uganda e Zambia, gli orti familiari sono un modo comune per fornire cibo a tutta la famiglia. Questi orti spesso contengono un misto di verdure autoctone africane e verdure più comuni per molte persone, come cavoli, carote e pomodori. In Asia, in Paesi come la Cambogia, il Bangladesh, la Thailandia e il Nepal, le diete locali dipendono dal riso. La coltivazione di orti domestici, con una pronta fornitura di verdure da aggiungere a una ciotola di riso, può migliorare notevolmente la dieta e la salute di una famiglia. Alcune famiglie sono in grado di vendere le verdure in eccesso come ulteriore fonte di reddito. Le aiuole nelle foto qui in basso contengono esempi di frutta e verdura che possono essere coltivati negli orti domestici in Africa e Asia: le verdure a foglia, le melanzane, le zucche, i fagioli, i peperoni e altre specialità come la moringa e il melone amaro.

 

Aiuole coltivate.

 

È allora possibile, arrangiandosi con inventiva, preservare i prodotti a costo energetico e ambientale pari quasi a zero? Da quanto abbiamo finora scritto, sì. Intelligenti pauca!

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