Il suolo
Si fa presto a dire "terra", "terreno", "suolo". Nessuno più vuole sporcarsi le mani con la terra, pochi la vogliono lavorare o la rispettano, "gettare fango su qualcuno" è sinonimo di offendere e screditare. In realtà il suolo è un ecosistema estremamente complesso e, proprio per questo, difficile da preservare e da gestire.
Il suolo è una risorsa limitata, composto da particelle minerali, sostanza organica, acqua aria ed organismi viventi, occupa lo strato superficiale della crosta terrestre e ricopre 1/16 della superficie del pianeta come una coltre molto sottile. Non mi voglio dilungare in disquisizioni scientifiche ma vorrei solo soffermarmi sulle varie funzioni del suolo. Le ho prese qua e là da vari libri di testo che in questo periodo sto studiando. Non vorrei nemmeno essere pedante, ma cogliere l’occasione per riflettere su quante funzioni il suolo abbia e quanto esse siano sottovalutate o date per scontate.
- dal suolo proviene direttamente o indirettamente tutto il nostro cibo
- fornisce sostanze nutritive e sostegno fisico alle piante
- è una specie di spugna che preserva l’acqua derivante dalle precipitazioni
- depura l’acqua che scorre al suo interno (grazie all’interazione dell’acqua con alcuni composti chimici)
- è una riserva di carbonio organico ed inorganico e la sua cattiva gestione e distruzione aumenta l’effetto serra e il calore terrestre
- è un habitat per un grande numero di funghi, batteri, protozoi, piccoli animali e alghe
- nel suolo si "chiudono" quasi tutti i cicli biogeochimici (acqua, carbonio, azoto, fosforo e altri composti possono essere così riutilizzati)
- ha funzione di mantenimento dell’assetto territoriale, in quanto fattore determinante per la stabilità dei versanti
- da un punto di vista utilitaristico, ci fornisce materie prime come argilla, ghiaia, sabbia, torba e minerali
- è un importante elemento del paesaggio che ci circonda e fa parte del nostro patrimonio storico e culturale.
Mica male, no?