Ott
25
2021
0

Crescita vegetale

 

Alcune piante sono così piccole che a malapena riusciamo a vederle. Possono persino torreggiare sugli esseri umani. Alcune piante crescono lentamente, altre molto velocemente. Ma come le piante esattamente crescono e di cosa hanno bisogno per farlo? Tutto comincia del seme. Nel posto in cui germina, la pianta deve trovare tutto ciò di cui ha bisogno per sopravvivere: acqua, nutrienti minerali, aria, luce e la giusta temperatura. Una prima radice cresce e la piantina cerca il contatto con il suolo. L’acqua arriva attraverso la radice ed evapora dalle prime foglie sul fusto ancora piccolo. Il fusto cresce verso la luce e sempre più foglie si formano per catturare la luce e produrre zuccheri. Mentre la pianta si sviluppa, usa sempre più nutrienti provenienti dal suolo. Il sistema radicale deve quindi approvvigionarsi: per raccogliere nutrienti, le radici devono esplorare sempre più aree sul terreno. Luce, acqua, sostanze nutritive; alcune piante soddisfano i loro bisogni in modi strani: la felce Platycetum, per esempio, non cresce verso la luce ma piuttosto si siede in alto su altre piante, senza avere contatto con il suolo. Il muschio Tillandsia usneaides cresce senza aver bisogno di pioggia perché estrae acqua dalla rugiada. La “pianta fantasma” Monotropa uniflora, chiamata così per via del suo colore bianco etereo, sopravvive anche senza clorofilla, prendendo tutto ciò di cui ha bisogno da altre piante attraverso un micelio fungino sotterraneo.

Esistono piante veloci? Il bambù e una delle piante a più rapida crescita: cresce fino a 70 cm al giorno! Una pianta più familiare è il rovo (Rubus fruticosus), che cresce fino a 10 cm al giorno. Alcune piante crescono velocemente. Si tratta di fare un uso ottimale delle risorse in particolari condizioni ambientali. La pianta che cresce più velocemente verso la luce del sole, ad esempio, ha più luce per fare fotosintesi. La qualità del suolo è anche importante. Se il suolo e le piante sono ben “accoppiati”, la pianta prospera. Umidità e abbondanza di nutrienti promuovono la crescita, mentre condizioni aride la rallentano. Senza dubbio, le piante possono tollerare un certo grado di fluttuazione nel rifornimento di acqua e nutrienti. Nel deserto, ad esempio, si raggiungono condizioni estreme: il suolo è secco quasi tutto l’anno e non si vede un filo d’erba. Subito dopo le piogge, invece, c’è una corsa alla germinazione: quale pianta può produrre la maggior parte dei semi nel tempo più breve? Dopo due mesi di verde lussureggiante, poi si ritorna al paesaggio spoglio. Una curiosità: nel 2014, il premio per la zucca (Cucurbita maxima) più pesante in Germania fu dato a una zucca di 1054 kg! Il suo frutto ha avuto circa 100 giorni per produrre tanta biomassa, crescendo così di circa 10 kg al giorno.

Rapida crescita, rapido invecchiamento. Alcuni pioppi (Populus spp.) crescono anche di 150 cm in un anno. Il loro legno ha larghi pori, è leggero e non molto flessibile, praticamente perfetto per i mobili. I pioppi sono piante pioniere. Sono i primi a popolare nuovi habitat e crescono rapidamente. Però pagano un prezzo per la loro velocità: le loro cellule non sono molto stabili perché hanno pareti cellulari sottili e quindi invecchiano rapidamente.

Tra 3 e 150. Gli alberi crescono in altezza a differenti velocità, a seconda del periodo dell’anno. In media, gli abeti rossi (Picea spp.) in Europa centrale crescono di 37 cm all’anno, ma in alcuni anni arrivano anche a 150 cm. La stessa cosa fanno i pini (Pinus spp.). Al contrario, il faggio (Fagus spp.) cresce ad un passo più rilassato di 9 cm all’anno, mentre le querce (Quercus spp.) arrivano solo a 4 cm. E il tiglio (Tilea spp.) impiega anche più tempo: aumenta la sua altezza di 3 cm l’anno.

Arrampicatori da record mondiale. Almeno 10 cm al giorno, ma talvolta anche 30 cm: così il luppolo (Humulus lupulus) raggiunge la sua impressionante lunghezza in una sola estate! Le piantine di vite americana (Parthenocissus quinquefolia) si arrampicano ad una velocità di 5-6 cm al giorno, mentre la vite coltivata (Vitis vinifera) cresce di circa 2 cm nello stesso tempo.

Sopravvivenza in cima. Le condizioni ambientali sono difficili alle alte altitudini. Per sopravvivere, le piante hanno tassi di crescita ridotti, proteggendosi così dal vento e dal freddo: poco sopra il terreno, il vento soffia meno fortemente ed è più caldo. La stella alpina (Leontopodium nivale), per esempio, ha foglie spesse e con peli argentei che fungono da scudo contro il disseccamento e la forte radiazione ultravioletta.

Affrontare ogni habitat. Nel lontano nord, il papavero artico (Papaverum radicatum) sfida il gelo e nella regione del Sahel africano, i cespugli spinosi vengono al termine con il calore e l’evaporazione. Le piante sono artiste della sopravvivenza. Crescono in tutte le zone climatiche della Terra, dalle regioni polari alle zone temperate, fino ad arrivare ai tropici. Più variegato è il paesaggio, più diverso è il suolo, la sua umidità e temperatura, più diverse sono le comunità biotiche. Così, in montagna c’è la maggiore abbondanza di specie vegetali, perché qui le rocce in pendenza si alternano con dirupi, laghi e paludi, presenti in aree grandi e piccole poste a diverse altitudini. Le piante si adattano alle loro condizioni specifiche ed evolvono differenti forme, colori e profumi. Attraverso milioni di anni di evoluzione, abbiamo le specie presenti oggi. L’evoluzione però continua ancora: nuove specie con differenti caratteristiche potrebbero anche evolversi oggi. Le piante sono resistenti: crescono anche in regioni inospitali. Come affrontano la mancanza di nutrienti per lunghi periodi di tempo? Per esempio crescendo ad un passo ridotto. E per quanto riguarda il calore e la siccità? Le piante possono formare semi molto velocemente per poi morire. I semi nel suolo poi aspettano fino alla prossima pioggia. La corona di Cristo (Euphorbia milii) in Madagascar ha un modo particolarmente astuto di contrastare aridità e calore: sostiene le foglie verdi solo per pochi giorni l’anno, mentre per la maggior parte del tempo è nuda.

Sfidando il calore. Nelle regioni desertiche, arbusti pungenti e piante succulente sono dominanti. Le piante succulente sono carnose e succose; conservano molta acqua nel loro fusto, come nel caso del cactus, o nelle foglie, come per Aloe spp. Per limitare l’evaporazione al sole cocente, le foglie di questo gruppo di piante hanno una piccola superficie rispetto al volume. Inoltre, molte di esse hanno spine per tenere a bada i loro nemici naturali.

Alcuni lo gradiscono freddo. Le piante crescono anche nelle regioni polari. Una delle specie che cresce più a nord è il salice artico (Salix arctica). Sopravvive anche ad una latitudine di 80 gradi nord: nel nord della Groenlandia, nel Canada artico e nelle isole Svalbard. Il profondo sud, d’altra parte, è il posto in cui vive il Colobanthus quitensis, che raggiunge i 68 gradi sud di latitudine, sul continente antartico.

Semplicemente immortali. Il cespuglio creosoto (Larrea tridentata), originario del Nord America, vive più a lungo di molti alberi. “King Clone” (Re Clone) è il nome dato all’individuo più vecchio conosciuto, di circa 11.700 anni. La pianta continua ancora oggi a generare nuovi fusti che emergono dalle loro radici laterali. In questo modo il cespuglio si propaga nello stesso posto attraverso la rigenerazione perpetua, rendendolo così effettivamente immortale.

Più vivo che mai. Matusalemme, il personaggio più vecchio della Bibbia, ha raggiunto l’età leggendaria di 969 anni; un giovincello se comparato ad altre specie di piante. Le nostre cellule si dividono continuamente e il loro tasso di divisione è programmato geneticamente. Nel tempo, questo tasso rallenta e il nostro corpo diventa più debole. Ad un certo punto, le cellule cessano di rinnovarsi e noi moriamo. In base al rapporto della WHO 2021, l’uomo raggiunge un’età media di 73 anni. Questa è solo un centesimo della vita di alcune piante. Oggi ci sono piante sulla Terra che erano già vive quando gli uomini erano ancora cacciatori-raccoglitori dell’Età della Pietra. Le cosiddette “querce millenarie” sono testimoni della nostra storia recente. Altre piante, al contrario, passano attraverso ogni stadio di sviluppo, dal seme alla propagazione, in solo un anno, per poi morire. Nelle piante, come negli animali, questo processo è specie-specifico. Come può una pianta essere così longeva? Le cellule vegetali non si dividono per rinnovare se stesse. Se il loro tempo è arrivato al termine, semplicemente muoiono. Comunque, un tessuto di speciale formazione produce costantemente nuove cellule che sostituiscono le vecchie. Queste poi si dispongono direttamente vicine o sopra le vecchie cellule morenti, prendendo il loro posto. Le cellule morte sono mantenute nel processo come “materiale”. In questo modo, il tessuto vivo è costantemente spinto verso l’esterno. La pianta cambia costantemente la sua forma durante questo processo: anche un ceppo marcescente potrebbe quindi improvvisamente cominciare a formare nuovi germogli.

Una meraviglia geriatrica del deserto. La Welwitschia mirabilis in Namibia è una pianta particolarissima nonché una delle più longeve del mondo. È stato dimostrato che un individuo ha 920 anni e si stima che altri siano anche più vecchi. La pianta ha solo due foglie che continuano a crescere per tutta la vita. La parte nuova della foglia spinge in avanti quella più vecchia; Il materiale più vecchio della foglia ha probabilmente molte decine di anni prima di morire. Poiché il fusto diventa sempre più spesso nel tempo, le foglie si dividono longitudinalmente e quindi le piante più vecchie sembrano avere foglie numerose.

Vegliardi vegetali. In Nord America è possibile incontrare pini molto longevi (Pinus longaeva e Pinus aristata). Alcuni di essi hanno più di 4000 anni e pochi individui anche più di 5000 anni. Il Rocky Mountain bristlecone pine raggiunge età simili. Anche l’olivo può raggiungere età ragguardevoli. Alcuni individui del Monte degli Ulivi a Gerusalemme potrebbero essere datati a terzo secolo prima di Cristo. L’età di questi alberi così antichi può essere comunque stimata perché non può essere misurata su quelli viventi.

Record! Chi è veramente grande? Minuscole o giganti, alcune piante si innalzano difficilmente sul suolo mentre altre cercano di competere tra loro in altezza. Come avvengono queste “olimpiadi verdi”? Alcuni alberi raggiungono altezze vertiginose ma, al contrario, il centonchio minore (Anagallis minima) misura solamente 2 cm. Quanto alta è una pianta, quanto forti sono le radici, il tronco e il fusto, e quante foglie e rami crescono, dipende dal programma genetico della specie. Ma anche l’habitat gioca un ruolo importante. Dopo tutto, una pianta non può decidere dove i suoi semi atterreranno e germineranno. Alcune piante giovani germinano rapidamente al fine di raggiungere la luce prima dei loro rivali. Altre rimangono gracili, forse perché il tempo e il vento non hanno dato loro una chance. A seconda di quanti nutrienti ha da offrire il suolo, di quanto forte è la luce solare e di qual è il clima prevalente nel sito, le piante della stessa specie semplicemente prosperano o crescono stentatamente. Raggiungere record di altezza ha certamente i suoi limiti: più alta è la pianta, più forte la forza di suzione che porta acqua ai rami più alti. Ma l’acqua resiste solo a certe pressioni: se la forza di suzione è troppo grande, le molecole di acqua perdono contatto tra di loro e il flusso di acqua si interrompe. Questo avviene a circa 110-120 metri di altezza e, per questo motivo, questa è l’altezza massima raggiunta da alcune specie di piante.

Alti e larghi. L’organo a forma di foglia dell’alga gigante (Macrocystis pyrifera) cresce di 30 cm al giorno. Il bambù gigante (Dendrocalamus giganteus) riesce a crescere anche di 70 cm al giorno e può formare lamine fogliari di 37 metri; incredibilmente alte per una pianta erbacea!

Da minuscole a giganti. La lenticchia d’acqua (Wolffia arrhiza) misura solo 1 millimetro ed è probabilmente la più piccola pianta a fiore del mondo. La sua controparte è la sequoia sempreverde (Sequoia sempervirens) del Nord America: l’esemplare con il soprannome di “Hyperion” è alto 115 metri ed è il più alto albero al mondo.

COMMENTI 0   |   Scritto da Horty in:  Senza categoria |

Locations of Site Visitors

Link FB

Link FB

Link FB

Tweets by Horty72


La Belle Verte



 
 
Link Plants