Lug
12
2008

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Acero lobato



 

Camminando per il Pollino, domenica scorsa, mi sono imbattuto in questo albero. L’avevo già notato altre volte ma mi ha meravigliato per la sua eleganza. Sono andato allora alla ricerca ed ho trovato questo.

L’acero lobato (Acer lobelii o Acero di Lobel) è un albero appartenente alla famiglia delle Aceraceae deciduo con portamento stretto e colonnare, ha rami giovani coperti di pruina blu biancastra, poi verdi. Le foglie, opposte, hanno cinque lobi ondulati e sono appuntite verso l’estremità, lisce o poco dentate, lucide, verde scuro sopra, più chiaro sotto, gialle in autunno.

L’Acero di Lobel è una rara specie di acero nativa del Sud Italia e dei Balcani. Alcuni suoi sinonimi sono Acer platanoides subsp. lobelii (Ten.) Gams e Acer cappadocicum subsp. lobelii (Ten.) De Jong. E’ un albero deciduo che può arrivare fino a 20-25 m di altezza, ha una chioma eretta e stretta ed è uno dei pochi alberi ad avere una portamento naturalmente fastigiato (forma cilindrica stretta e colonnare, rastremata in cima). Per questi motivi è estremamente elegante. La corteccia è grigiastra-grigia, levigata negli esemplari giovani, più scura e solcata in alberi maturi.

I germogli verdi sono coperti nello stadio giovanile (primo anno) da uno spesso strato ceroso di colore blu-bianco, mentre negli ani successivi diventano verdi e rimangono così per molti anni. Le foglie sono opposte, lobate e palmate, con cinque lobi, di 6-12 cm di lunghezza e 6-15 centimetri di larghezza; i lobi sono interi o con uno o due denti irregolari. I lobi fogliari sono ondulati ed appuntiti verso l’estremità, lisce o poco dentate. Le foglie sono lucide, verde scuro sulla pagina superiore e più chiare sulla pagina inferiore, gialle in autunno (uno spettacolo il contrasto tra il giallo d queste foglie ed il rosso di quelle dei faggi in autunno). Dal picciolo delle foglie fuoriesce una sostanza lattiginosa. I fiori sono organizzati in corimbi giallo-verdi con cinque sepali di 3-4 mm di lunghezza. La fioritura avviene all’inizio della primavera. Il frutto è una doppia samara con due semi alati, i semi sono a forma di disco, fortemente appiattiti, di dimensioni 6-11 mm x 2-3 mm. Le ali dei semi sono di 2,5 cm di lunghezza e distanziati di un angolo di 180°.

La specie è rara e minacciata di estinzione in Italia, soprattutto a causa della frammentazione dell’habitat. L’acero di Lobel è considerato endemico in Italia meridionale, ma è ora conosciuto anche nei Balcani occidentali. Probabilmente si tratta di una specie “relitta”, così come per il pino loricato. Cioè l’areale di distribuzione di questa specie era contiguo quando, durante l’ultima glaciazione, tra Italia meridionale e Balcani era presente un ponte di ghiaccio che permetteva una più facile dispersione dei semi.

Questa specie è strettamente correlata, per certe sue caratteristiche, ad Acer cappadocicum, proveniente dall’Asia, e ad Acer platanoides, tipico del nord Europa. E’ stata formulata un’ipotesi per cui Acer lobelii potrebbe essere un ibrido naturale tra queste due specie, ma le differenze di entrambi, in particolare il tipo di fioritura e la morofologia dei giovani germogli, fa pensare ad una specie ben distinta (ci sono specie più o meno distinte? Credo di no!). Le foto che vedete sono state scattate a un mio amico nei boschi della Basilicata.

 

Grazie a loro, ho scritto:

 

Fonte foto: http://www.flickr.com/photos/35606385@N00/

Antonio Bellotti Donatello Mininni. Alberi della Basilicata. Le principali specie sul territorio lucano. Consiglio Regionale della Basilicata.

http://en.wikipedia.org/wiki/Acer_lobelii

Tree Finder: A Manual for the Identification of Trees by Their Leaves (Nature Study Guides) by May T. Watts

 

 

 

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